Julio cerca riparo dentro di sé. Li guarda tutti senza capire, è confuso. I dubbi si insinuano lenti, sono solo sensazioni, qualcosa che parte dalle viscere, pensa a quella donna che le assomiglia così tanto, all’agitazione di suo padre, all’odio cieco della madre e, soprattutto, lo scuote il particolare del quadro di Lola, il braccio di quel bambino che non sono ancora riusciti a trovare e che adesso dovrebbe essere un uomo.
No, non può essere, è follia, sono timori inutili.